giovedì 8 dicembre 2011

Il Presepe

Per celebrare degnamente il Natale, in ogni casa, dove regna ancora sovrana la tradizione, si allestisce durante il periodo natalizio il presepe che ripropone tutti i personaggi e i posti della natività, dalla grotta alle stelle, dai Re Magi ai pastori, dal bue e l’asinello agli agnelli. Tale rappresentazione può essere sia iconografica che vivente.
Il termine presepe o presepio deriva dal latino praesaepe, termine composto da prae ossia innanzi e saepes ossia recinto, con il significato di greppia, mangiatoia.
La tradizione di costruire il presepe è interamente italiana e si fa risalire a San Francesco d'Assisi che, nella notte di Natale del 1223, realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività da riproporre ai fedeli accorsi per ascoltare la sua parola.
I personaggi e i luoghi che il presepe vuole riproporre, hanno per lo più carattere simbolico. Alcuni provengono direttamente dalle descrizioni fatte nel Vangelo di Luca, come la mangiatoia, i pastori in adorazione e gli angeli in cielo. Altri appartengono all’iconografia propria dell’arte sacra, come il velo azzurro di Maria che rappresenta il firmamento. Molti altri particolari scenografici traggono, invece, ispirazione dai Vangeli apocrifi e da altre tradizioni.  Anche la stalla o la grotta in cui Maria avrebbe dato alla luce il Messia non compare nei Vangeli canonici. Ma, nonostante nessuno dei quattro evangelisti parli in modo esplicito di questi luoghi, che invece vengono menzionati nei Vangeli apocrifi, a Betlemme la Basilica della Natività sorge intorno a quella che è indicata, dalla tradizione, come la grotta ove nacque Cristo.
La presenza dei Magi è descritta sia nel Vangelo di Matteo che nel Vangelo armeno dell’infanzia. Proprio quest’ultimo fornisce importanti informazioni sul loro nome e sul loro numero che fu definitivamente stabilito in tre da un decreto papale di Leone I, Magno. Melchiorre, Gaspare e Baldassarre recarono al Bambinello tre doni, oro, incenso e mirra.
Nell’ambito dei presepi popolari, il più antico e, sicuramente, il più famoso è quello napoletano. Non vi sono dubbi, infatti, che i veri maestri del presepe si trovino a Napoli, dove un’intera strada della città, Via San Gregorio Armeno, pittoresca via dei pastori, è sede delle innumerevoli botteghe artigiane dedicate all’arte presepiale.
Tale via rappresenta, infatti, una delle mete predilette dai turisti e dagli stessi napoletani che ogni anno vi accorrono per ammirare le innumerevoli esposizioni ricche di dettagli e accuratamente predisposte.
La via dei presepi può essere visitata durante tutto l’anno. Le botteghe rimangono sempre aperte e quando la ressa non affolla la strada è possibile ammirare gli artigiani al lavoro e osservare meglio le loro bellissime opere d’arte.

Il nostro presepe.












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