sabato 27 aprile 2013

Torta alla ricotta

Bentornati o ben ritrovati! Non saprei, fate un po' voi. Scegliete il saluto che più vi aggrada e fatelo vostro! 
Per quanto mi riguarda, sono strafelice di poter, finalmente, ripostare qualcosa di interessante. 
Mi sono ritagliata cinque minuti per cucinare un delizioso dolce che ha trovato l'approvazione di tutti coloro che l'hanno assaggiato e voglio che anche voi lo proviate.

 Ingredienti:

  1. 6 uova;
  2. 150 gr di zucchero di canna;
  3. 75 gr di burro;
  4. 3 cucchiai di farina di mandorle;
  5. 200 gr di farina 00;
  6. 250 gr di ricotta vaccina;
  7. 1 bustina di lievito per dolci;
  8. 2 bustina di vanillina;
  9. marmellata di amarene q.b.



Separate gli albumi dai tuorli e montate questi ultimi con lo zucchero, lavorandoli per almeno 30 minuti.
Quando saranno triplicati di volume, versate a filo il burro fuso ed intiepidito. Di seguito aggiungete la ricotta e la farina di mandorle. Lavorate ancora il composto e quando tutti gli ingredienti si saranno ben amalgamati, unite la farina, che avrete mescolato con il lievito e la vanillina, a pioggia. 
Infine, incorporate gli albumi montati a neve ferma, lavorandoli delicatamente con un cucchiaio dal basso verso l'alto in maniera da non smontarli.         
Ungete una teglia di 25 cm di diametro e spolverizzatela con della farina, eliminando quella in eccesso e versate metà dell'impasto.  Prendete un po' di marmellata alle amarene e adagiatela al centro. Con un cucchiaino, disegnando dei cerchi concentrici, distribuitela su tutto l'impasto. Ripetete l'operazione quando avrete finito di versare il composto nella teglia.
Preriscaldate il forno a 180° e cuocete per circa 45 minuti o fino a che la torta non risulterà ben dorata.



lunedì 28 gennaio 2013

Concorso la "Ciliegina sulla torta"

Rieccoci, dopo una lunga assenza. Non vi sto a spiegare i motivi che ci hanno tenute lontane dal blog, ma nonostante questo silenzio abbiamo continuato a cucinare.
Giusto ieri, abbiamo partecipato ad una gare di torte, "La ciliegina sulla torta" e ci siamo classificate al terzo posto su ben trenta partecipanti. La nostra ascesa al podio è stata il frutto di un complesso lavoro di squadra.
La torta con cui abbiamo partecipato non è mai stata postata sul blog, ma i nostri amici l'hanno assaggiata già numerose volte e continuano a richiederla. 
Completamente al cioccolato, con solo uno strato di crema al mascarpone, è una delizia sia per il palato che per il naso (gusto e olfatto in questo caso vanno di pari passo).
Emiliana ha voluto chiamarla "Voglia di cioccolato", ma qualsiasi altro nome che avesse richiamato il cacao sarebbe stato perfetto.
Per la decorazione, dobbiamo ringraziare la sfrenata fantasia di Diana Ponessa.
La gara si è svolta presso il centro acquisti Valle del Corace, gremito di gente per l'occasione.
Comunque sia andata e nonostante il decoroso terzo posto, ci siamo divertite come delle matte e, in attesa di recuperare la ricetta per poterla postare (Emiliana la custodisce come una reliquia), vi lasciamo con una bella, bellissima immagine della decorazione.

domenica 9 dicembre 2012

Bon ton dei regali

E' più che naturale aspettarsi dei regali per Natale. Per i bambini è quasi la regali. Gli adulti, invece, fanno spallucce e dicono che non è importante riceverne. Ma se la notte del 25 non ne trovano almeno uno con il loro nome sotto l'albero, ci restano proprio male.
Anche lo shopping natalizio è fatto di regole, regole di buon gusto che ci salveranno da pessime figure. Vediamone qualcuna. 
Innanzitutto, quando ci accingiamo a comprare un regalo non dobbiamo lasciarci guidare dalle nostre preferenze, ma dobbiamo tenere in considerazione solo quelle del destinatario. Prima di acquistare il fatidico dono, bisognerebbe prestare attenzione ai segnali che l’altra persona ci manda e se siamo incerti sul da farsi, potremmo sempre chiedere consiglio a qualche conoscente.
Evitiamo di regalare cose assurde solo per cercare di essere originali. Ci risparmieremo così una gaffe ed un inutile spreco di soldi. Puntiamo piuttosto su cose semplici che saranno sicuramente gradite e utilizzate, come un libro, un cd di musica, un abbonamento per il cinema o il teatro.
Non riduciamoci all’ultimo minuto per comprare il regalo. Il più azzeccato si trova generalmente quando meno ce lo aspettiamo, quindi, acquistiamolo e teniamolo da parte. Assolutamente proibito, inoltre, riciclare doni che non abbiamo apprezzato, sarebbe una caduta di stile imperdonabile.
Se siamo invitati ad un pranzo di Natale, vietato presentarsi a mani vuote. Nell’incertezza potremmo optare per un panettone artigianale e non per quello comprato al supermercato, per una buona bottiglia di vino, per una scatola di cioccolatini o per dei fiori. Se, al contrario, siamo noi gli ospiti, la maniera più carina per ringraziare del presente, sarà quella di servire quanto portato o di disporre i fiori in un vaso.
Il regalo va aperto immediatamente di fronte alla persona che ce lo ha portato e, nella stessa circostanza, ringraziamo, evitando di fare commenti inappropriati se ciò che abbiamo ricevuto non è di nostro gusto o non ci piace.
Se riceviamo un regalo che ci coglie impreparati, niente panico. Non è il caso di correre immediatamente ai ripari. Ma sarà d’obbligo ricambiare alla prima occasione utile la gentilezza di cui siamo stati oggetto.
Il dono, inoltre, deve essere appropriato alla circostanza e al tipo di rapporto che ci lega a colui che lo deve ricevere. Quindi evitiamo di scegliere regali esagerati per occasioni che non lo richiedono e che metterebbero in imbarazzo il destinatario. E sfuggiremo regali troppo intimi se avremo solo una conoscenza superficiale con la persona per la quale dobbiamo comprarlo.
Una soluzione per tutti i gusti è il cesto natalizio riempito con prodotti tipici della nostra regione.
Infine, i regali possono essere consegnati personalmente o tramite un fattorino. In quest’ultimo caso, sarà buona norma provvedere ad una cordiale telefonata di ringraziamento.

sabato 8 dicembre 2012

Per spezzare la fame in attesa della cena - parte prima

Buongiorno e buon otto dicembre.
Innanzitutto, un augurio a tutte coloro che si chiamano Concetta e Immacolata!
Mancano, oramai, poco più di 15 giorni al Natale e noi siamo pronte a proporvi dei deliziosi piatti da poter servire ai vostri ospiti durante il cenone del 24 o il pranzo del 25. Molti (soprattutto le signore) stanno già da tempo pensando a cosa poter portare in tavola e noi vogliamo darvi una mano a risolvere qualche piccolo problemuccio di ordine gastronomico.
Partiamo dell'aperitivo che ci dovrà aiutare a sostenere lo stomaco in attesa della cena vera e propria. Sarebbe il caso di organizzarne uno leggero ma gustoso. Quindi, oggi, vi proponiamo un'alternativa alle solite patatine e ai soliti salatini, sicuramente più gustosa e sana.
Si tratta di biscotti di pasta frolla salata che sono davvero deliziosi.
Ingredienti per 40 biscotti:
  1. 300 gr di farina;
  2. 1 cucchiaino di sale;
  3. 2 uova;
  4. 50 ml di olio evo;
  5. 50 ml di acqua;
  6. 200 gr di emmental;
  7. semi vari.
Innanzitutto, frullate l'emmentale e tenetelo da parte.
In una ciotola versate la farina e il sale. Unite le uova e mescolate velocemente. A filo, versate l'acqua e l'olio.
Lavorate il tutto e quando l'impasto sarà pronto, incorporate l'emmental grattugiato e finite di impastare.
Sollevate l'impasto dalla ciotola e poggiatelo su una spianatoia. Stendetelo con un matterello fino ad ottenere una sfoglia di circa 1 cm, dalla quale ricaverete tanti biscotti della forma che più vi piace.
Adagiateli su una teglia ricoperta di carta forno e decorate con semi vari o con frutta secca frullata.
Informate per a 200° per 10/15 minuti!
Servite con olive, cetriolini, cipolline e con un buon prosecco.
Buon "biscoaperitivo"

giovedì 6 dicembre 2012

Nell'attesa del Natale, pasta e patate

Ve lo assicuro, ci stiamo dando da fare e fra pochi giorni, pubblicheremo un ampio menu da proporre durante le festività che si stanno avvicinando molto rapidamente. 
Quest'ultimo è stato un periodo piuttosto frenetico, fra il lavoro, "quello vero", gli acquisti di regali piccoli e grandi e la passione per la cucina.
Nell'attesa del programma culinario natalizio, vi voglio dedicare una pasta e patate favolosa. 
Da bambina non amavo molto la pasta e patate, ma presa da un pranzo improvvisato (avrei dovuto cucinare un brodo vegetale ma non avevo le carote) mi sono ritrovate con solo patate e cipolla. 
Che fare allora? C'era una sola possibilità e l'ho voluta sfruttare al meglio, anche per dare una seconda change alle patate con la pasta.
Ingredienti per 6 persone:

  1. 500 gr di patate;
  2. 1 cipolla;
  3. olio evo q.b.;
  4. sale q.b.;
  5. acqua;
  6. 350 gr di paternostri;
  7. 100 gr di provola;
  8. 50 gr di parmigiano.
Sbucciate le patate e tagliatele a dadini. Sciacquatele e mettetele a scolare. Mentre l'acqua in eccesso viene eliminata, tritate finemente la cipolla e mettetela a soffriggere in un'ampia pentola con l'olio e un filo di acqua.
Quando sarà imbiondita, aggiungete le patate e fatele rosolare per un decina di minuti.
Quando l'acqua sarà del tutto evaporata, aggiungetene ancora e ripetete l'operazione per una decina di volte o finché la cipolla non sarà diventata una crema.
A questo punto, controllate che le patate siano cotte, ricopritele di acqua e aggiustate di sale. 

Quando l'acqua comincerà a bollire, calate la pasta e fatela cuocere. Nell'attesa tagliate la provola che incorporerete a fuoco spento assieme al parmigiano.
Amalgamate il tutto e servite il primo ancora fumante e filante. Veramente ottimo!

domenica 2 dicembre 2012

Apparecchiare la tavola

Con l'approssimarsi delle vacanze di Natale, molti di noi, quelli che non hanno la fortuna di ricevere un invito per il pranzo o per la cena, ospiteranno a casa propria parenti ed amici e avranno voglia di fare bella, bellissima figura. Ma si sa che il fare bella figura non è legato solo al cibo che si cucinerà e che si servirà. Proprio no! Perché il concetto di perfezione parte, prima e soprattutto, dai dettagli e dalla maniera di predisporre la tavola che, nelle occasioni importanti ed ufficiali, deve essere apparecchiata con cura, con molta cura.
Ecco allora alcuni suggerimenti da seguire nell'allestire la tavola per Natale ma non solo.
1. piatto fondo 
2. piatto piano
3. sottopiatto
4. tovagliolo
5. forchetta per antipasto
6. forchetta per prima pietanza
7. forchetta per seconda pietanza
8. coltello
9. cucchiaio da minestra
10. posatine per dessert e formaggio
11. bicchiere per acqua
12. bicchiere per vino rosso
13. bicchiere per vino bianco
14. piattino per il pane.

In caso di pranzo o cena meno impegnativa si potranno evitare il piattino per il pane e il sottopiatto.

Come potete ben notare dalla foto, a sinistra del piatto, vanno disposte le forchette con le punte verso l'alto, a destra i coltelli con la lama verso il piatto e i cucchiai. In orizzontale, sopra il piatto, le posate da frutta e da dolce.il Se il menù prevede sia il formaggio che la frutta, insieme con la fruttiera verranno portate in tavola le posate da frutta appoggiate su un piattino pulito, mai incrociate.
Sopra le posate da frutta, un po’ spostati verso destra e sistemati in ordine decrescente, i bicchieri: quello grande da acqua e alla sua destra quello piccolo da vino. Nel caso in cui sia prevista anche una portata di pesce, va aggiunto un terzo bicchiere per il vino bianco. I flûte per lo spumante, vanno portati in tavola solo nel momento in cui dovranno essere utilizzati.
A sinistra del piatto, in alto, all’altezza dei bicchieri, il piattino del pane, oppure un panino o qualche grissino appoggiato sulla tovaglia. Infine, in basso il tovagliolo.
Spesso, dopo cibi, pietanze e frutti che vanno toccati con le mani, vengono portate in tavola le coppette lavadita, con acqua tiepida e una fettina di limone. Poste di fianco a ogni commensale, servono per risciacquarsi le dita. Le coppette dovrebbero essere accompagnate da un tovagliolino di cotone, da usare per asciugarsi le dita.
Nel caso in cui decidiate di ornare la tavola con un centrotavola, sarà bene scegliere fiori inodori, per non coprire il profumo dei cibi, e bassi, per non impedire la vista di chi ci siede di fronte. Anche l'idea di candelabri è ottima, ma se qualcuno suggerisce di tenere le candele accese, noi preferiamo il contrario. Il loro fumo, difatti, potrebbe dare fastidio agli occhi e l'odore è troppo forte. 
Se qualcuno dei vostri ospiti è un fumatore, dovrà aspettare per fumare il momento del dolce, quando gli verranno offerti eventuali portacenere. 



giovedì 29 novembre 2012

I mercatini di Natale


Ci siamo gente! Oramai manca meno di un mese al Natale e già in tutta Italia e nella zona alpina europea stanno spopolando coloratissimi e fantastici mercatini natalizi. E' diventata quasi una tradizione per le famiglie, per le coppie o anche per le comitive di amici fare delle gite per andare a visitarli. Qui si possono trovare fantastiche idee per regali alternativi che fanno tendenza e che siano originali oppure decorazioni per l'albero e per la casa che non siano già viste e riviste. Ma, a parte il più pratico acquisto di oggetti, la visita ai mercatini può essere la giusta occasione per godersi posti calorosi ed accoglienti e per gustare dell'ottimo cibo offerto dai numerosi stand.
Sia in Italia che all'estero sono sempre in numero crescente  le città che ospitano mercatini natalizi di qualità dove si può respirare, più che in qualunque altro posto, le toccanti atmosfere del Natale fatte di musica, colori, sapori e profumi che rimangono inalterate di anno in anno.
Generalmente, questi mercatini vengono organizzati nelle quattro settimane precedenti l'Avvento.
La loro origine può farsi risalire alla Germania del XIV secolo dove si svolse il primo mercatino, organizzato a Dresda. Questa usanza poi si diffuse nel resto d'Europa e, ancora oggi, è molto comune, oltre che in Germania dove ha avuto inizio, anche in Austria e in Alsazia. In Italia, quelli più famosi, sono sicuramente i mercatini che si allestiscono in Trentino Alto Adige.
La caratteristica fondamentale di questi mercatini è che tutti gli stand e le bancarelle sono fatte in legno che viene festosamente decorato.
Quindi, se ne avete la possibilità o anche solo la curiosità, vi suggeriamo di fare questa esperienza che rimarrà per sempre nei vostri cuori.