sabato 10 settembre 2011

Gemelle... diverse

"La massaia canterina, fa più allegra la cucina"

Condivido pienamente! Beh, almeno io in cucina non canto, mettiamola così, non ho esattamente una voce da festival della canzone. Emiliana e Clara potrebbero, ma non lo fanno.

In compenso abbiamo sempre uno stereo acceso a farci compagnia o, almeno, l'avevamo fino a che non abbiamo ristrutturato la cucina e quello vecchio ha fatto un bel volo.

Ora che ci penso, dobbiamo proprio rimediare a questo vuoto. Alle volte, infatti, quando non si ha voglia di parlare o se si parlasse si finirebbe per litigare, il silenzio pesa e un po' di musica non guasterebbe affatto!

Un paio di sere fa abbiamo avuto a cena Salvatore (il fidanzato di Emiliana) che si è deliziato con delle arancine davvero... particolari.
L'idea di fondo è stata mia, l'esecutrice materiale è stata Emiliana, il ripieno l'ha pensato Clara. Insomma, una collaborazione ben riuscita.


Non lasciatevi ingannare. Anche se a prima vista potrebbero sembrare le classiche arancine di riso, vi posso assicurare che non lo sono affatto. Passare alla foto successiva per credere.

Et voilà! Svelato il mistero. Abbiamo sostituito al riso classico quello venere e credo che, dopo l'esperimento ben riuscito, non cucineremo più le arancine classiche.

Il riso venere presenta tutte le proprietà e le particolarità del riso nero che si mangiava alla corte degli antichi imperatori cinesi.

Ma bando alle ciance e passiamo alle cose serie.

Ingredienti per 14 arancine:
  1. 500 gr di riso venere;
  2. 1 zucchina (scegliete quella verde di Milano che ha la polpa molto soda);
  3. 10 gamberetti;
  4. speck (saranno sufficienti un paio di fette)
  5. 8 noci;
  6. 150 gr di taleggio;
  7. sale q.b;
  8. besciamella q.b.;
  9. vino bianco q.b.;
  10. farina q.b. o pastella (acqua e farina) piuttosto liquida;
  11. 3 uova;
  12. pangrattato q.b;
  13. olio evo.
Fate cuocere il riso venere in abbondante acqua salata. Una volta cotto, scolatelo, condite con 4 cucchiai di olio evo e  amalgamatelo con la besciamella.

Mentre aspettate che il riso si raffreddi, occupatevi dei ripieni.

Il primo sarà una crema di zucchine con i gamberetti sfumata con del vino bianco ed il secondo una crema di taleggio frullata grossolanamente con le noci.

A questo punto formate le vostre arancine, bagnando le mani ogni volta che dovrete prepararne una. Quando preparate quelle con la crema di zucchine, dopo averne messo un cucchiaino al centro, adagiate il gamberetto e un po' di speck, richiudendo con dell'altro riso. Seguite il medesimo procedimento per l'altro ripieno.

Procedete in tal senso fino all'esaurimento del riso.

Le mani di Emiliana

A questo punto passate le arancine nella farina o nella pastella, nell'uovo e subito dopo nel pangrattato pigiandole perbene nei palmi delle mani in modo che il pane grattugiato aderisca perfettamente.



Quando saranno pronte, riponetele in frigo per un paio di ore. Per quel che riguarda la cattura, potete friggerle o cuocerle al forno risparmiando così circa 200 calorie. 

Vi posso assicurare che questa cottura non ruba niente al sapore delle arancine. Risulteranno ugualmente saporitissime.

N.B. Se preferite la cottura al forno sarebbe il caso di adoperare la pastella al posto della semplice farina, in modo da mantenere le arancine piuttosto morbide. In questo caso non sarà necessario passarle nell'uovo

1 commento:

  1. più che eccezionali oserei dire stupefacenti.........e chissà che bontà!da provare assolutamente

    RispondiElimina