Nonna Caterina è una siciliana doc. Viene da Pietraperzia e porta con sé tutte le tradizioni della sua terra, assieme ai sapori e agli odori di buono. Se la guardi attentamente, puoi leggere sul suo volto la cultura e le usanze della splendida isola che le ha dato i natali. Forte della sua memoria storica, non perde occasione per riproporre a parenti e amici i gustosissmi piatti che cucinava fin da bambina, senza negare, a chi gliele domanda come ho fatto io, le ricette che custodisce nella mente.
E' accaduto, alcuni giorni fa, che siamo passati a trovare Calogero, figlio della nonna Caterina nonché ottimo amico di famiglia.
La nonna era intenta a staccare piccoli pezzi di impasto che poi stendeva, farciva con alcune spezie e friggeva. Il nome tradizionale siculo di queste ottime frittelle mi risulta impronunciabile, ma la versione italiana è "collaroni" per la forma a collare che viene loro data.
Mi spiace che non abbiate potuto annusare il fantastico aroma che emanavano né il gusto agrodolce che ho provato assaggiandoli.
Ma vi fornisco la ricetta e vi suggerisco di provarla perché non ve ne pentirete assolutamente.
Per quel che mi rigurada li ho già sperimentati e hanno ottenuto un clamoroso successo.
Ingredienti:
- 1 kg di farina di grano duro;
- acqua q.b.;
- sale q.b.;
- cannella q.b.;
- pepe q.b.;
- olio evo;
- zucchero q.b.;
- miele q.b.;
- olio di semi per friggere.
La ricetta è di semplicissima realizzazione e gli ingredinti richiesti sono proprio alla portata di tutti.
Sistemate a fontana la farina su una spianatoia e aggiungete un pugno di sale. Cominciate a versare l'acqua a filo e continuate fino a che non avrete attenuto un impasto che non appiccichi alle mani e che, però risulti elastico e morbido.
Formate un filoncino dal quale staccherete dei piccoli pezzi di impasto che stenderete con il matterello, aiutandovi con della farina 00.
Insaporite l'impasto steso con cannella, pepe, sale, un filo di olio evo e mescolate il tutto in maniera tale da ottenere un amalgama.
Arrotolate l'impasto su se stesso e lavorate il filoncino senza imprimere troppa forza.
Di seguito arrotolate ancora il filoncino su se stesso per ottenere una specie di rosa che lavorerete con entrambe la mani in maniera tale che le spezie si impregnino in tutto l'impasto.
Ristendete l'impasto con il matterello, aiutandovi con della farina 00, e dopo aver attenuto delle sfoglie che abbiano una forma più o meno tondeggiante, praticate un buco al centro e friggetele in abbondate olio di semi caldissimo.
Una volta che i collaroni avranno assunto un bel colore dorato, sollevateli dall'olio e guarniteli con zucchero o miele sciolto e altra cannella.
Quando li mangerete, noterete che hanno quasi l'aspetto della pasta sfoglia, e il vostro palato si delizierà con un gradevolissimo sapore agrodolce.
N.B. All'impasto, se si vuole, si può aggiungere anche del lievito. In questo caso, i collaroni durante la cottura si gonfieranno.
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