Oggi non mi sono fatta mancare proprio nulla. Ho fatto il bagno ad Hachiko, ho pulito casa ed infine, a mezzogiorno passato, ho anche litigato al telefono per circa 30 minuti. Ma io dico, si può rompere le scatole alla gente il 23 dicembre? No, insomma, perché vomitarmi addosso problemi che, in tutta franchezza, non sono mai stati miei? E poi, come si può discutere serenamente al telefono con un uomo che è palesemente misogino? Che, invece di parlare normalmente, grida e aggredisce verbalmente? Per alcuni minuti ho gettano nella pattumiera il mio momento Serendipity ed ho urlato a mia volta! Beh, non è stato poi così male!
Dopo questo breve sfogo, passiamo alle cose serie. Ieri abbiamo parlato della rivisitazione della pasta al forno, oggi parliamo di crepes. Ma non di crepes qualunque. No, no! Parliamo di crepes la cui ricetta viene direttamente da Parigi e ci è stata concessa, molto gentilmente, dalla madrina di cresima di Clara che è parigina d.o.c.
Ingredienti per 8 persone:
- 3 uova;
- 6 cucchiai di farina (io ne ho utilizzate tre diverse: farina 00, farina integrale, farina ai sette cereali);
- 600 ml di latte;
- 3 cucchiaini di olio evo;
- una noce di burro;
- un pizzico di sale.
Disponete sul tavolo tre ciotole e lavorate un impasto alla volta. Rompete le uova nelle ciotole e aggiungete a pioggia la farina battendo il tutto con una forchetta. Quando la farina e le uova si saranno amalgamate versate il latte a filo cercando di sciogliere tutti i grumi se dovessero essercene. Una volta che l'impasto sarà pronto, aggiungete il cucchiaino di olio e il sale e riponete in frigo per circa 5 ore.
L'impasto delle crepes deve risultare molto liquido.
Trascorse le cinque ore, ponete sul fuoco una padellina con i bordi alti e ungetela con la noce di burro chiusa in una tovagliolo. Non appena sarà sufficientemente calda, versate un mestolino dell'impasto e spargetelo per tutta la superficie. Quando la crepes si sarà dorata giratela dall'altro lato e lasciatela cuocere.
La padellina andrà imburrata per ogni singola crepes.
Passiamo al ripieno. Io ne ho preparati tre, uno dei quali un classico, funghi trifolati e besciamella. Gli altri due un po' meno. Ma sicuramente quello maggiormente alternativo è stato il ripieno radicchio trevigiano, ricotta e pancetta. Ho adorato quest'ultimo anche se i miei ospiti hanno molto gradito quello ricotta e carciofi.
Una diritta per preparare un radicchio che non sia amarostico? Fatelo appassire in acqua con un cucchiaio di zucchero e mezzo bicchiere di aceto balsamico. Quando sarà cotto strizzatelo per bene per eliminare i residui di acqua. Diventerà ottimo.
Nel ripieno aggiungete sempre un po' di parmigiano reggiano che dà quel tocco di sapore in più.
Riempite le vostre crepes, richiudetele a busta e, dopo averle sistemate in una teglia antiaderente ricopritele con altra besciamella e spolverizzatele ancora di parmigiano. Passatele nel forno caldo a 180° finché il parmigiano non sarà gradinato.
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